Il concept architettonico di seguito illustrato, muove i suoi passi dalle seguenti considerazioni:

 

a) dotare di uno stadio quella società sportiva che aspiri a realizzare un impianto “personale”, di proprietà, che sia una casa comune per sé e per i propri tifosi, centro d’attrazione privilegiato per emozioni da vivere sotto la stessa bandiera.

 

b) realizzare un sogno, lo stadio del futuro, luogo di condivisione per tutte le famiglie, aperto ed operativo non solamente durante gli avvenimenti calcistici, ma dotato di luoghi di incontro, sale cinematografiche, sale convegni, spazi espositivi temporanei, palestre, centri wellness, spazi commerciali.

 

c) raccogliere e rilanciare la sfida di Allianz Riviera. Gli obiettivi dichiarati sono quelli di emulare e se possibile superare lo schema di “EcoStadio” ideato e realizzato dai francesi a Nizza - inaugurato ad agosto 2013 e da tutti considerato al momento lo “stato dell’arte” in Europa quanto a Ecocompatibilità - mantenendo inalterate le caratteristiche ecocompatibili, ma per capienza e dimensioni doppie (69.000 posti contro 35.000); progettare una struttura polifunzionale e far pulsare il cuore dell’impianto di vita propria attraverso una complessa ed articolata modalità di “autoproduzione” dell’energia di cui il sistema ha bisogno.

 

Impatto zero

Tale necessità viene gestita attraverso la combinazione di più fonti di energia rinnovabile. Esse soddisfano i bisogni di riscaldamento e raffreddamento dell’edificio con un sistema fotovoltaico e termico che produce energia pulita, mentre l’acqua piovana è raccolta per essere utilizzata nei locali (toilette) e negli spazi a servizio del pubblico. L’impianto fotovoltaico sfrutta l’energia proveniente dal sole anche attraverso i dispositivi di “inseguimento solare”, mentre l’impianto solare viene utilizzato per scaldare l’acqua degli spogliatoi e delle cucine. L’illuminazione dell’Heroes Hill Stadium è a basso consumo, così come eco-compatibili sono i sistemi di condizionamento e di riscaldamento dell’acqua. Tutte le unità commerciali contenute al suo interno sfruttano tale principio.

 

Completamente elettrico, “Heroes Hill Stadium” usa solo energia solare e pompe di calore geotermiche per generare il proprio fabbisogno. Nessun combustibile fossile è bruciato all’interno del complesso. Una buona parte del tetto (prolungamento della copertura verso le due piazze) sarà ricoperto da pannelli fotovoltaici ad alta efficienza energetica che genererà la totalità dell’energia elettrica richiesta. L’acqua piovana, completamente raccolta e non dispersa, sarà convogliata all’interno dell’edificio in modo da essere completamente riciclata e riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi. L’intento della presente proposta è quindi di ottenere un complesso edilizio ad impatto ed inquinamento = 0.

 

Automation control functions

La gestione ed il controllo del complesso sistema di approvvigionamento energetico dei terminali dell’impianto sportivo, degli spazi pubblici, di quelli direttamente interessati dallo staff tecnico e dal personale legato alle attività commerciali, saranno effettuati con un software dedicato e progettato ad hoc. Tale rete di collegamento sarà in ogni momento estendibile e flessibile a cambiamenti e/o scenari diversi.

Funzionalità e flessibilità sono le due tematiche che rientrano a pieno titolo nelle offerte che una progettazione domotica rivolta al futuro deve contenere, il tutto gestito attraverso un controllo centralizzato e remoto, videocontrollo e sicurezza integrata, adattandosi dell’interfaccia del touch-screen e della rete wi-fi.

Il sistema calibrerà al meglio i consumi energetici in base sia all’attività registrata durante un avvenimento sportivo, sia alle condizioni atmosferiche esterne ed all’irraggiamento solare presente.

 

Concept architettonico

Un capitolo a parte merita l’illustrazione della grande piazza esterna che circonda ed avvolge l’impianto sportivo. Tale piattaforma risulta essere “sopraelevata” rispetto alla viabilità circostante per permettere di contenere al suo interno gli accessi veicolari per addetti ai lavori, squadre, tecnici e, in parte, anche i tifosi.

Inoltre lo stesso basamento “contiene” il primo anello di tribune riservate al pubblico.

 

Esternamente la grande piazza “dialoga” con l’impianto sportivo, che grazie alla particolare forma con la quale si presenta, consente la naturale creazione di ambiti spaziali funzionali allo svolgimento di attività-manifestazioni collaterali agli eventi sportivi, come ad esempio concerti, rappresentazioni teatrali, manifestazioni, spettacoli di intrattenimento anche per i piu’ giovani, ambiti di ritrovo per tutti.

 

Si è pensato, quindi, ad un impianto complesso ed articolato, che non risulti l’ennesima “cattedrale nel deserto”, inospitale, chiusa in se stessa, barriera visiva e morfologica rispetto all’intorno, ma esattamente all’opposto, si cerca di scardinare la rappresentazione visiva che ognuno di noi si è fatta di uno stadio di calcio. Basti pensare alle due grandi coperture che danno il “vestito” esteriore all’impianto, rigenerandolo dai suoi stessi caratteri tipologici ed accompagnandolo verso il superamento di una lettura “iconografica” classica.

 

Il nome proprio del nuovo impianto polifunzionale deriva dalle presenti considerazioni:

Hill - di fatto rappresenta il basamento dell’impianto (contenitore di tutte le funzioni che danno vita allo stadio, ovvero le dorsali delle tribune, gli spazi di accesso e di servizio per il pubblico, gli spazi commerciali, i ristoranti, i centri wellness,ecc...) dialoga con il territorio circostante, si integra e si presenta come una grande collina artificiale;

Heroes - parola che si scrive allo stesso modo in inglese ed in latino, l’iniziale del termine diviene “impronta” del basamento ed elemento generatore del concept della copertura medesima,

 

Considerazioni finali:

L’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di coniugare tradizione e innovazione.

 

Siamo partiti, infatti, dalla presa di coscienza di un passato pieno di tesori d’inestimabile valore per la civiltà umana, per arrivare ad un risultato finale che esemplifica l’inclinazione naturale - insita nel DNA di ciascun essere umano - verso la ricerca continua di idee e soluzioni sempre nuove e moderne. Abbiamo cercato di interpretare questo ponte tra passato e futuro seguendo le nostre naturali attitudini (la curiosità della ricerca, la gioia della scoperta) e la nostra “artigianale” visione, con umiltà, ma anche con il legittimo orgoglio di chi sa di presentare delle soluzioni architettoniche che potrebbero segnare la linea d’orizzonte per gli anni a venire.

Grazie, in conclusione, per la vostra cortese e preziosa attenzione.